Vittime di stalking: Tipologie, implicazioni psicologiche e supporto

Supporto psicologico per vittime di stalking Roma EUR

La parola stalking, divenuta ormai tristemente popolare anche in Italia, descrive un fenomeno criminale in cui una persona viene ripetutamente e per un periodo prolungato perseguitata, seguita e “braccata” (come indica il termine inglese “to stalk”).

Le conseguenze di questo comportamento possono variare da lievi a gravissime, a seconda dell’intensità e della durata dello stalking. Dal 2009, la legge italiana tutela le vittime attraverso l’articolo 612-bis del codice penale che definisce gli “atti persecutori”: comportamenti reiterati che causano nella vittima un perdurante stato di ansia o paura, la costringono a cambiare le proprie abitudini di vita o ne mettono a rischio l’incolumità.

Cos’è lo Stalking: Comportamenti e Tipologie

Lo stalking non si manifesta in un’unica forma, ma attraverso diverse modalità che spesso si sovrappongono e si alimentano reciprocamente. Comprendere i diversi tipi di comportamento persecutorio è fondamentale per riconoscere precocemente il fenomeno.

Stalking Fisico

Comprende pedinamenti, appostamenti sotto casa o sul luogo di lavoro, presenza ripetuta nei luoghi abitualmente frequentati dalla vittima. Lo stalker segue fisicamente la persona, creando una costante e opprimente sensazione di essere osservati e braccati. Questo tipo di stalking genera un’ansia pervasiva: la vittima non si sente più al sicuro nemmeno nei propri spazi quotidiani.

Stalking Comunicativo

Si manifesta attraverso telefonate continue (anche silenziose), messaggi ossessivi via SMS, WhatsApp, email o altre piattaforme digitali, lettere non desiderate, regali inopportuni. La vittima viene letteralmente bombardata di contatti indesiderati che invadono ogni momento della giornata, rendendo impossibile qualsiasi forma di tranquillità. Ogni notifica, ogni squillo diventa fonte di angoscia.

Cyberstalking

Rappresenta una forma sempre più diffusa e insidiosa: controllo ossessivo dei profili social media, commenti invasivi e minacciosi, diffusione di informazioni private online, pubblicazione di foto o video senza consenso, creazione di profili falsi per spiare o danneggiare la reputazione della vittima. Il cyberstalking è particolarmente difficile da gestire perché può avvenire 24 ore su 24, senza confini fisici, e spesso lascia tracce permanenti in rete che amplificano il danno.

Stalking Psicologico

La forma più subdola e difficile da riconoscere. Non necessariamente implica contatto fisico diretto, ma si basa su comportamenti manipolativi, minacce velate, diffusione di false informazioni per isolare socialmente la vittima, sabotaggio delle relazioni personali e professionali. Lo stalker psicologico agisce in modo indiretto ma devastante, minando la stabilità emotiva della persona senza lasciare prove tangibili. La vittima si sente costantemente sotto attacco, ma fatica a dimostrare l’esistenza della persecuzione agli altri.

Queste diverse forme di stalking raramente si presentano isolate: più frequentemente si combinano in un pattern complesso che rende la vita della vittima un incubo quotidiano. La caratteristica comune è la reiterazione nel tempo: non si tratta di episodi isolati, ma di una campagna persecutoria sistematica che può durare mesi o anni.

Chi è lo Stalker: Profili e Relazione con la Vittima

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, lo stalker non è quasi mai uno sconosciuto. La relazione preesistente tra persecutore e vittima è un elemento fondamentale per comprendere le dinamiche dello stalking e prevederne l’evoluzione.

Ex Partner

Rappresentano la categoria più numerosa e pericolosa. Compagni, mariti, fidanzati o persone con cui si è condiviso un rapporto sentimentale che non accettano la fine della relazione. Questo tipo di stalker spesso agisce mosso da un mix di rabbia per l’abbandono, desiderio di controllo e illusione di poter “riconquistare” la persona. La pericolosità è elevata perché conosce abitudini, vulnerabilità, luoghi frequentati e persone care alla vittima. Spesso la persecuzione inizia immediatamente dopo la separazione e può intensificarsi se la vittima intraprende una nuova relazione.

Conoscente

Amici non stretti, colleghi di lavoro, vicini di casa, compagni di corso: persone che fanno parte della sfera sociale della vittima ma con cui non c’è mai stata intimità. In questi casi lo stalker spesso sviluppa un’infatuazione unilaterale, interpretando erroneamente segnali di cordialità come interesse romantico. Il rifiuto viene vissuto come un’ingiustizia che giustifica, nella mente distorta dello stalker, la persecuzione. Questo tipo di situazione è particolarmente complessa perché spesso avviene in contesti condivisi (lavoro, palestra, vicinato) difficili da evitare.

Sconosciuto

Persone di cui la vittima ignora completamente l’identità o con cui non ha mai avuto contatti diretti significativi. Lo stalker può aver sviluppato un’ossessione dopo un incontro casuale, un’interazione fugace o semplicemente avendola notata in luoghi pubblici. L’assenza di una relazione preesistente rende questo tipo di stalking particolarmente angosciante per la vittima, che non riesce a comprendere le ragioni della persecuzione né a prevedere i comportamenti del persecutore.

Stalker di Personaggi Pubblici

Persone che sviluppano un attaccamento morboso verso figure famose: attori, cantanti, politici, influencer, professionisti visibili mediaticamente. Questo fenomeno, alimentato spesso da disturbi psichiatrici come l’erotomania (la convinzione delirante di essere ricambiati), vede lo stalker costruire una relazione immaginaria con la vittima, interpretando gesti pubblici come messaggi personali. Sebbene questa categoria sia numericamente minoritaria, rappresenta un rischio significativo per chi lavora sotto i riflettori.

La comprensione della relazione preesistente è cruciale perché influenza:

  • L’intensità della persecuzione: gli ex partner tendono ad essere più invasivi e pericolosi
  • Le modalità di stalking: chi conosce la vittima userà informazioni personali per manipolarla
  • Le strategie di protezione: diversi tipi di stalker richiedono approcci difensivi differenti
  • Il rischio di escalation violenta: gli ex partner rappresentano il rischio maggiore di violenza fisica

Conseguenze Psicologiche dello Stalking

Subire stalking sottopone le persone a livelli estremi e prolungati di stress. La caratteristica principale dello stalking è la sua continuità: non si tratta di un singolo evento traumatico, ma di una persecuzione che si protrae nel tempo, impedendo alla vittima di elaborare e recuperare. Questo stress cronico ha conseguenze devastanti sulla salute mentale e sulla qualità della vita.

La Perdita di Sicurezza e Controllo

Una delle conseguenze più immediate è la perdita totale del senso di sicurezza. Ciò che prima era normale e rassicurante – tornare a casa, andare al lavoro, uscire con gli amici – diventa fonte di ansia. La vittima vive in un perenne stato di paura e ipervigilanza, costantemente allerta, controllando ossessivamente l’ambiente circostante alla ricerca di segnali di pericolo. Ogni rumore, ogni persona sconosciuta, ogni macchina parcheggiata vengono scrutati con sospetto.

Questa ipervigilanza costante è mentalmente ed emotivamente estenuante. Il sistema nervoso resta in uno stato di allarme permanente, come se il pericolo fosse sempre imminente. Anche nei rari momenti in cui la vittima cerca di rilassarsi, una parte della mente resta vigile, pronta a reagire alla minaccia.

L’Isolamento Progressivo

Per tentare di proteggersi, le vittime di stalking iniziano lentamente ad adattare la propria vita alla situazione di continua minaccia. Riducono drasticamente la vita sociale, evitano luoghi un tempo amati, abbandonano hobby e attività ricreative. Nei casi più gravi, possono lasciare il lavoro o cambiare abitazione, rinunciando a pezzi fondamentali della propria identità e autonomia.

Questo processo di auto-isolamento, pur nato come tentativo di protezione, finisce per aggravare la situazione. La solitudine amplifica l’ansia e la depressione, mentre la riduzione dei contatti sociali priva la vittima della rete di supporto essenziale per affrontare il trauma. Paradossalmente, lo stalking raggiunge il suo scopo: controllare e limitare la libertà della vittima.

Il Senso di Colpa e Vergogna

Molte vittime sviluppano un profondo senso di colpa, convincendosi di essere in qualche modo responsabili della persecuzione: “Se solo non avessi risposto a quel primo messaggio”, “Se solo non l’avessi frequentato”, “Avrei dovuto capirlo prima”. Questo senso di colpa è irrazionale ma potente, alimentato anche da stereotipi sociali che tendono a colpevolizzare la vittima.

La vergogna accompagna spesso la paura di non essere credute, di essere giudicate deboli o drammatiche. Questo sentimento impedisce a molte vittime di chiedere aiuto tempestivamente, prolungando la sofferenza e permettendo allo stalking di intensificarsi.

Disturbi Psicologici Specifici

Le ricadute psicologiche clinicamente rilevabili includono:

Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD): flashback degli episodi di stalking, incubi ricorrenti, reazioni di panico a stimoli che ricordano la persecuzione, evitamento di luoghi o situazioni associate allo stalker.

Ansia Generalizzata: stato di preoccupazione costante, tensione muscolare cronica, difficoltà di concentrazione, irritabilità, senso di minaccia imminente anche in situazioni oggettivamente sicure.

Depressione: perdita di interesse per attività un tempo piacevoli, senso di disperazione e impotenza, pensieri negativi ricorrenti sulla propria vita e futuro, in casi gravi ideazione suicidaria.

Disturbi del Sonno: difficoltà ad addormentarsi per paura, sonno frammentato, incubi, risvegli anticipati accompagnati da ansia.

Somatizzazioni: il trauma psicologico si manifesta attraverso sintomi fisici come mal di testa ricorrenti, problemi gastrointestinali, dolori muscolari cronici, abbassamento delle difese immunitarie.

Stalking Psicologico: Riconoscere l’Invisibile

Lo stalking psicologico merita un’attenzione particolare perché rappresenta la forma più insidiosa e misconosciuta di persecuzione. A differenza dello stalking fisico, non lascia lividi né tracce evidenti, ma agisce in profondità sulla stabilità mentale della vittima.

La Natura Subdola della Persecuzione Psicologica

Lo stalker psicologico raramente si espone in modo diretto. I suoi comportamenti, presi singolarmente, possono sembrare innocui o casuali: un like su un vecchio post social, una presenza “casuale” in determinati luoghi, un commento apparentemente neutro ma che solo la vittima riconosce come minaccioso. È proprio questa apparente normalità che rende lo stalking psicologico così devastante: la vittima si sente perseguitata ma fatica a dimostrarlo, spesso venendo accusata di esagerare o essere paranoica.

Segnali di Stalking Psicologico:

Controllo digitale ossessivo: Lo stalker monitora costantemente ogni attività online della vittima. Ogni post, storia Instagram, check-in, like viene immediatamente notato e talvolta commentato in modo che solo la vittima percepisca come inquietante. Può creare profili falsi per aggirare i blocchi e continuare a osservare.

Manipolazione attraverso terzi: Invece di contattare direttamente la vittima, lo stalker diffonde informazioni (vere, esagerate o false) attraverso conoscenti comuni. Racconta versioni distorte della relazione, dipinge la vittima come instabile o cattiva, sabota le sue relazioni sociali e professionali. La vittima si ritrova improvvisamente isolata, senza capire perché persone prima amichevoli diventano fredde o ostili.

Presenza ambigua: Lo stalker si presenta ripetutamente negli stessi luoghi della vittima (bar preferito, supermercato, parco dove va a correre) facendo credere che sia una coincidenza. Questo crea nella vittima un senso di essere costantemente osservata, anche quando non vede direttamente il persecutore.

Minacce velate e comunicazioni indirette: Post vaghi sui social che solo la vittima può decifrare come riferiti a lei, frasi ambigue che lasciano intendere conseguenze negative senza mai esplicitarle, regali o messaggi simbolici il cui significato minaccioso è evidente solo alla vittima. Questa forma di comunicazione è studiata per terrorizzare senza fornire prove utilizzabili legalmente.

Sabotaggio relazionale: Lo stalker cerca di rovinare i rapporti della vittima inviando messaggi anonimi al nuovo partner, ai familiari, ai datori di lavoro. Può divulgare informazioni intime, foto private (revenge porn), o inventare accuse false per danneggiare la reputazione professionale o personale della vittima.

L’Impatto sulla Salute Mentale

Le vittime di stalking psicologico spesso impiegano tempo a riconoscere la situazione come tale. Si sentono ansiose, paranoidi, costantemente allerta, ma faticano a spiegare razionalmente questa sensazione. Proprio questa difficoltà nel dare un nome all’esperienza amplifica il senso di impotenza e solitudine. Molte vittime riferiscono di sentirsi “pazze” perché gli altri minimizzano o non comprendono la gravità di comportamenti apparentemente innocui.

La caratteristica distintiva dello stalking psicologico è che la persecuzione avviene principalmente nella mente della vittima: anche quando lo stalker non è fisicamente presente, la paura e l’ansia lo sono. Ogni notifica del telefono, ogni persona intravista per strada, ogni cambiamento nella routine quotidiana diventa potenzialmente minaccioso. Questo stato di ipervigilanza costante è psicologicamente devastante.

Se ti senti perseguitata psicologicamente in modo ripetuto e continuativo, anche senza aggressioni fisiche, è fondamentale riconoscere la situazione come stalking e chiedere aiuto. Non è paranoia, non stai esagerando: lo stalking psicologico è reale, è riconosciuto dalla legge ed è estremamente dannoso.

Cosa Fare se Sei Vittima di Stalking

Trovarsi vittime di stalking genera una sensazione di impotenza, paura e confusione che può paralizzare. Tuttavia, esistono azioni concrete da intraprendere per proteggersi e iniziare a interrompere il ciclo di persecuzione. Agire tempestivamente è fondamentale: prima si interviene, maggiori sono le possibilità di fermare lo stalking prima che si intensifichi.

Primi Passi Immediati

NO CONTACT, interrompi ogni comunicazione con lo stalker: Anche se sembra controintuitivo, smetti completamente di rispondere a qualsiasi forma di contatto. Ogni risposta, anche ostile, anche solo per dire “lasciami in pace”, fornisce allo stalker l’attenzione che cerca e rinforza il suo comportamento. Lo stalker interpreta qualsiasi reazione come un segnale che la sua strategia funziona. Comunica una sola volta, in modo chiaro e definitivo, che non desideri ulteriori contatti, poi mantieni il silenzio totale.

Documenta sistematicamente ogni episodio: Inizia immediatamente a tenere un diario dettagliato della persecuzione. Per ogni episodio annota:

  • Data e ora precisa
  • Luogo dell’accaduto
  • Descrizione dettagliata di ciò che è successo
  • Eventuali testimoni presenti
  • Il tuo stato emotivo

Conserva tutte le prove materiali:

  • Screenshot di messaggi, email, post social, commenti (includi data e ora visibili)
  • Registrazioni di chiamate o messaggi vocali (verifica la legalità nel tuo paese)
  • Lettere, regali, oggetti lasciati dallo stalker
  • Foto o video che documentano appostamenti, danni alla proprietà
  • Testimonianze scritte di persone che hanno assistito agli episodi

Questa documentazione non è solo utile: è essenziale per la denuncia. Senza prove concrete, sarà difficile dimostrare la reiterazione dei comportamenti, elemento fondamentale per configurare il reato di stalking.

Blocca su tutti i canali: Blocca il numero di telefono, gli account social, gli indirizzi email dello stalker. Attiva le impostazioni di privacy più restrittive sui tuoi profili social: limita chi può vedere i tuoi post, la tua posizione, le tue attività. Considera di rendere privati i tuoi account o di cambiare temporaneamente username se lo stalking digitale è intenso.

Modifica le tue routine prevedibili: Se possibile, cambia orari e percorsi abituali: varia gli orari di uscita da casa e di rientro, usa strade diverse per andare al lavoro, cambia palestra o supermercato se sono luoghi dove lo stalker ti cerca. Questa misura è particolarmente importante se lo stalking include pedinamenti fisici.

Costruire una Rete di Protezione

Informa le persone vicine: Parla della situazione con familiari, amici fidati, colleghi stretti e, se necessario, con il datore di lavoro o responsabili della sicurezza sul posto di lavoro. Spiega chi è lo stalker e fornisci una sua foto se possibile. Una rete informata può:

  • Fungere da testimoni se si verificano episodi
  • Allertarti se lo stalker cerca di contattarti attraverso di loro
  • Non fornire involontariamente informazioni su di te allo stalker
  • Accompagnarti e proteggerti in situazioni potenzialmente rischiose
  • Offrirti supporto emotivo nei momenti difficili

Non minimizzare la situazione per vergogna: le persone che ti vogliono bene preferiranno sempre sapere per poterti aiutare.

Aumenta la sicurezza personale e domestica: Valuta misure concrete di sicurezza:

  • Cambia le serrature se lo stalker aveva accesso alla tua abitazione
  • Installa sistemi di allarme, videocitofono, telecamere esterne
  • Illumina adeguatamente gli ingressi della casa
  • Evita di essere sola in luoghi isolati, soprattutto di sera
  • Parcheggia in zone illuminate e frequentate
  • Tieni sempre il telefono carico e a portata di mano
  • Considera di seguire un corso di autodifesa personale

Tutela Legale: Strumenti a Disposizione

L’Ammonimento del Questore: Intervento Rapido Prima di procedere con una denuncia formale, puoi richiedere l’ammonimento del Questore. Questa misura, introdotta appositamente per lo stalking, permette un intervento rapido:

  • Presenti un’istanza al Questore della tua provincia
  • Il Questore convoca lo stalker e lo diffida formalmente dal continuare i comportamenti persecutori
  • Lo avverte che ulteriori condotte porteranno a conseguenze penali
  • Non è necessaria una denuncia formale, quindi non si avvia un procedimento penale

L’ammonimento è particolarmente utile nelle fasi iniziali dello stalking perché:

  • È veloce (settimane invece che mesi/anni di un processo)
  • Spesso sortisce un effetto deterrente immediato
  • Crea un precedente documentato utile se lo stalking continua
  • Non richiede prove stringenti come un processo penale

La Denuncia Penale Se l’ammonimento non è sufficiente, o se lo stalking è già molto grave, procedi con la denuncia penale presso Polizia o Carabinieri. Porta con te tutta la documentazione raccolta.

Dal 2009, lo stalking (art. 612-bis c.p. “Atti persecutori”) è reato punibile con la reclusione da 1 a 6 anni (aumentata se la vittima è minorenne, disabile, donna incinta, o se c’è stata una relazione affettiva). Dal 2019, in presenza di condotte particolarmente gravi, si procede d’ufficio anche senza denuncia della vittima.

Misure Cautelari A seguito della denuncia, il giudice può disporre misure cautelari:

  • Divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima (abitazione, lavoro, luoghi di svago)
  • Obbligo di mantenere una distanza minima (es. 500 metri)
  • Divieto di comunicazione con la vittima attraverso qualsiasi mezzo
  • Applicazione del braccialetto elettronico per monitorare il rispetto delle misure
  • In casi estremi: arresti domiciliari o custodia cautelare in carcere

La violazione di queste misure è un reato autonomo che aggrava la posizione dello stalker.

Non Sei Sola: L’Importanza del Chiedere Aiuto

Il messaggio più importante è questo: non affrontare lo stalking da sola. La tendenza all’isolamento è una delle conseguenze più dannose della persecuzione, ma è anche ciò che rende la vittima più vulnerabile. Chiedere aiuto non è segno di debolezza, ma il primo atto di forza per riconquistare la propria vita.

Molte vittime esitano a denunciare per paura di ritorsioni, per vergogna, per la convinzione (errata) di non avere prove sufficienti, o perché minimizzano la gravità della situazione. Ricorda: lo stalking è un reato serio, le forze dell’ordine sono formate per gestire questi casi, e le misure di protezione esistono proprio per metterti al sicuro.

Ogni giorno che passa senza intervenire permette allo stalking di radicarsi e intensificarsi. Agire tempestivamente non solo ti protegge, ma aumenta significativamente le possibilità di fermare lo stalker prima che la situazione degeneri in violenza fisica.

Trattamento Psicologico per Vittime di Stalking

Superare le conseguenze psicologiche dello stalking richiede un intervento professionale specializzato. Non è sufficiente che lo stalking si fermi: il trauma che ha lasciato necessita di essere elaborato attraverso un percorso terapeutico mirato.

lI supporto psicologico per le vittime di stalking è diventato ormai parte integrante di un intervento integrato che prevede un sostegno multilivello da quello legale, al sociale.

Esso mira principalmente a fornire un appoggio alla persona, un luogo di ascolto, dove in primo luogo si riduce il senso di isolamento e solitudine in cui versano spesso le vittime al fine di rinforzarne le difese e ridurre lo stato di terrore conseguente all’attività persecutoria costante cui si viene sottoposti.

Si accompagna l’interessato attraverso un percorso volto alla presa di coscienza della sua situazione e inoltre si studiano strategie utili ad affrontarla: incentivare la richiesta di aiuto e la formazione di una rete sociale utile ad aumentare la protezione; raccogliere materiale che possa provare concretamente l’entità e la gravità della situazione in cui si versa; valutare la possibilità di impegnarsi in corsi di autodifesa che possano rinforzare le strutture psicofisiche e modificare l’assetto mentale dalla paura ad una maggiore sicurezza e recupero della padronanza di sé.
Tenendo presente che parliamo di una esperienza traumatica, è molto efficace trattare gli episodi di stalking con un approccio integrato dei più moderni ed efficaci trattamenti in psicotraumatologia, che possono dare un valido aiuto e una risoluzione elevata, agendo direttamente sull’esperienza vissuta, eliminandone i componenti emotivi disturbanti.

Obiettivi del Percorso Terapeutico

Il trattamento non mira solo a ridurre i sintomi, ma a restituire alla persona ciò che lo stalking le ha tolto:

Recuperare il senso di sicurezza: ricostruire la percezione di essere al sicuro nel mondo, negli spazi quotidiani, nelle relazioni. Ridurre progressivamente l’ipervigilanza e permettere al sistema nervoso di tornare a uno stato di rilassamento.

Riconquistare autonomia e libertà: aiutare la vittima a riprendere gradualmente le attività abbandonate, a ricostruire la propria routine senza che questa sia dettata dalla paura dello stalker.

Elaborare emozioni complesse: lavorare su senso di colpa, vergogna, rabbia, permettendo alla persona di collocare correttamente la responsabilità (sempre e solo sullo stalker) e di esprimere la rabbia in modo sano e non autodistruttivo.

Ricostruire la fiducia: nelle persone, nelle istituzioni, in se stesse. Lo stalking mina profondamente la capacità di fidarsi, e ricostruire questa capacità è fondamentale per tornare a relazioni sane.

Ridurre i sintomi invalidanti: alleviare ansia, insonnia, flashback, evitamento sociale, permettendo un graduale ritorno alla vita normale.

L’Importanza dell’Intervento Precoce

Quanto prima si interviene, maggiori sono le possibilità di prevenire la cronicizzazione dei sintomi. Idealmente, il supporto psicologico dovrebbe iniziare già nelle prime fasi dello stalking, non solo dopo che questo si è concluso. Accompagnare la vittima durante la persecuzione aiuta a:

  • Gestire l’ansia e lo stress acuto
  • Evitare che si sviluppino sintomi più gravi (PTSD, depressione maggiore)
  • Supportare le decisioni pratiche (denuncia, protezione)
  • Prevenire l’isolamento sociale

Tuttavia, non è mai troppo tardi per iniziare. Anche a distanza di anni dalla fine dello stalking, un percorso terapeutico può sciogliere nodi rimasti in sospeso e permettere finalmente di voltare pagina.

Gruppi di Supporto: La Forza della Condivisione

Oltre alla terapia individuale, i gruppi di supporto per vittime di stalking rappresentano uno strumento prezioso e spesso sottovalutato. Incontrare altre persone che hanno vissuto esperienze simili:

  • Riduce il senso di isolamento e solitudine: “Non sono l’unica a cui è successo”
  • Normalizza emozioni difficili: sentirsi dire da altre vittime “Anch’io mi sentivo così” è incredibilmente validante
  • Offre strategie pratiche concrete: lo scambio di esperienze su cosa ha funzionato e cosa no nella gestione dello stalking
  • Restituisce potere: vedere altre persone che ce l’hanno fatta infonde speranza
  • Crea una rete di supporto: amicizie nate dalla comprensione profonda di ciò che si è vissuto

I gruppi di supporto non sostituiscono la terapia individuale, ma la completano efficacemente.

Conclusione: Dalla Vittima alla Sopravvissuta

Lo stalking è un reato grave che viola profondamente la libertà, la dignità e la sicurezza di una persona. Le sue conseguenze psicologiche sono devastanti e durature, ma non irreversibili.

Se stai subendo stalking, ricorda:

  • Non è colpa tua: la responsabilità è sempre e solo dello stalker
  • Non sei sola: esistono leggi, istituzioni e professionisti pronti ad aiutarti
  • Hai diritto alla protezione: le misure legali esistono per metterti al sicuro
  • Puoi guarire: con il giusto supporto è possibile superare il trauma e riconquistare la tua vita

Il primo passo è sempre il più difficile: riconoscere la situazione, nominarla, chiedere aiuto. Ma è anche il passo più importante, quello che segna il confine tra rimanere vittima e diventare sopravvissuta.

Le istituzioni, i centri antiviolenza, i professionisti della salute mentale sono dalla tua parte. Non aspettare che lo stalking si intensifichi, non minimizzare ciò che stai vivendo: agisci oggi per proteggere il tuo domani.

La tua sicurezza, la tua libertà, la tua serenità valgono ogni sforzo necessario per riconquistarle.

Se sei vittima di stalking:

  • Chiama il 1522 (gratuito, 24/7) per supporto immediato
  • Rivolgiti al Questore per richiedere l’ammonimento
  • Presenta denuncia presso Polizia o Carabinieri
  • Contatta un centro antiviolenza per supporto psicologico e legale
  • Cerca un professionista specializzato in psicotraumatologia

Non aspettare. Agisci ora.

FAQ

Come riconoscere lo stalking?

Lo stalking si riconosce da comportamenti persecutori ripetuti nel tempo: pedinamenti e appostamenti (stalking fisico), telefonate e messaggi ossessivi (stalking comunicativo), controllo sui social media e cyberbullismo (cyberstalking), manipolazione psicologica e minacce velate (stalking psicologico). La caratteristica comune è la reiterazione: non episodi isolati, ma una persecuzione sistematica che genera ansia costante, paura e necessità di modificare le proprie abitudini di vita.

Cosa fare se sei vittima di stalking?

Documenta ogni episodio con screenshot, registrazioni e testimoni. Interrompi ogni comunicazione con lo stalker e blocca tutti i canali. Informa familiari e amici della situazione. Puoi richiedere l’ammonimento del Questore (intervento rapido senza denuncia) o sporgere denuncia presso Polizia o Carabinieri. Chiama il 1522 (numero antiviolenza gratuito 24/7) per supporto immediato. Non affrontare la situazione da sola.

Quali sono le conseguenze psicologiche dello stalking?

Le vittime di stalking sviluppano disturbo post-traumatico da stress, ansia generalizzata, depressione, insonnia, ipervigilanza costante ed evitamento sociale. La persecuzione continuativa causa perdita del senso di sicurezza, isolamento progressivo, senso di colpa e vergogna. Nei casi gravi possono comparire sintomi fisici (mal di testa, problemi gastrointestinali) e pensieri suicidari. Il supporto psicologico specializzato è fondamentale per elaborare il trauma.

6 commenti su “Vittime di stalking: Tipologie, implicazioni psicologiche e supporto”

    1. Gentilissimo,
      in questa sede la sola cosa che posso vivamente consigliarle è di parlare con qualcuno privatamente che possa rassicurarla, darle delle indicazioni utili su come affrontare la situazione e restituirle un po’ di sicurezza.
      E naturalmente, qualora si senta in pericolo, rivolgersi alle forze dell’ordine.

      1. Salve. Scusate. Ma se anche con il intervento di forzi di ordine,la persona che continua a perseguitare. Cosa si deve fare?

        1. Gentile Aurelia,
          le consiglio di rivolgersi in questo caso al suo avvocato, per avere una guida e delle utili infomazioni su cosa sia meglio fare nella specifica situazione in cui si trova.

    2. Io sono stata vittima di stalking dal 2019 alla fine di aprile2022 da parte di uno dell esercito venivo fotografata grazie alle persone per me care e sopratutto carabinieri ho denunciato lui e in galera senza sconto di pena per 30 anni.
      Le prove c erano tentato omicidio voglio dire alle donne denunciate nn abbiate paura

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